Ministry - The Mind is a Terrible Thing to Taste [Sire 1989]
Il secondo album dei Ministry è forse anche la miglior sintesi del loro sound; ancora violentemente industrial, già strizza l'occhio ai feroci riff metallici che contraddistingueranno i lavori a venire, mettendo a segno un vero masterpiece. Personalmente ritengo che i loro capolavori vengano dopo, ma questo è comunque un disco importantissimo.
Pezzi forti: Breathe, Burning Inside.
Voto: 7,5/10
Genere: industrial metal
Maaya Sakamoto - Saigo no Kajitsu [Victor Entertainment 2007]
Dopo il mini-album "30 Minutes Night Flight", nuovo singolo per Maaya Sakamoto.
Tralasciando le versioni strumentali, i pezzi inediti sono due. La title track - una ballata in cui emerge la bella voce di Maaya - purtroppo non mi ha particolarmente entusiasmato in quanto mi è parsa piuttosto convenzionale e senza particolari guizzi creativi (se non sul finire del ritornello). Molto più accattivante il secondo brano, "Mitsubachi to Kagakusha", più ritmato e melodicamente assai più originale.
Insomma, ridatemi Yoko Kanno!
Voto: 6,3/10
Genere: Jpop
Hammock - Kenotic [HMK 2005]
Proseguono le mie incursioni nell'affascinante mondo della musica strumentale fra rock, elettronica e ambient. Per quanto non l'abbia ancora approfondito a dovere, questo disco mi ha già stregato: la musica degli Hammock sfugge a classificazioni univoche, lasciandosi descrivere forse solo da un'etichetta come dream music. Gli elementi che si sommano in questi brani sono molteplici, e diversi tra un brano e l'altro. Vi sono composizioni puramente ambient in cui è quasi possibile udire echi "cosmici" ("miles to go before sleep", "glacial"), altre in cui fanno capolino basi elettroniche e strumenti classici ("overcast/sorrow"), ed altre ancora più avvicinabili al post-rock o allo shoegaze ("wish"). Unico comune denominatore, l'alone "da sogno" che avvolge e compenetra la musica, rendendo l'ascolto di questo "Kenotic" un'emozione quasi ultraterrena.
Voto: 7,6/10
Genere: dream rock - ambient
The Go! Team - Proof of Youth [Sub Pop 2007]
I Go! Team sono genio ed energia allo stato puro, un fantastico carosello di idee, suoni, ritmi; la classica boccata d'aria fresca, la new sensation, the wind of change, tutto quello che vi viene in mente.
Per i dettagli rimando alla recensione di qualche mese fa.
E visto che questa settimana mi sento buono, posto anche uno spettacolare video:
Voto: 8,3/10
Genere: indie pop
Penguin Cafe Orchestra - Music from the Penguin Cafe [EG 1976]
La musica della Penguin Cafe Orchestra decisamente non appartiene a questo mondo; forse al Paese delle Meraviglie, chissà. Non mi soffermo a descriverne gli elementi formali perché non saprei neanche cosa dire: progressive? Jazz? Avanguardia? Pop? No no no, tutto troppo riduttivo.
Ascoltare è l'unico consiglio che mi sento di dare.
Voto: 8,4/10
Genere: ?!?!?
Il secondo album dei Ministry è forse anche la miglior sintesi del loro sound; ancora violentemente industrial, già strizza l'occhio ai feroci riff metallici che contraddistingueranno i lavori a venire, mettendo a segno un vero masterpiece. Personalmente ritengo che i loro capolavori vengano dopo, ma questo è comunque un disco importantissimo.
Pezzi forti: Breathe, Burning Inside.
Voto: 7,5/10
Genere: industrial metal
Maaya Sakamoto - Saigo no Kajitsu [Victor Entertainment 2007]
Dopo il mini-album "30 Minutes Night Flight", nuovo singolo per Maaya Sakamoto.
Tralasciando le versioni strumentali, i pezzi inediti sono due. La title track - una ballata in cui emerge la bella voce di Maaya - purtroppo non mi ha particolarmente entusiasmato in quanto mi è parsa piuttosto convenzionale e senza particolari guizzi creativi (se non sul finire del ritornello). Molto più accattivante il secondo brano, "Mitsubachi to Kagakusha", più ritmato e melodicamente assai più originale.
Insomma, ridatemi Yoko Kanno!
Voto: 6,3/10
Genere: Jpop
Hammock - Kenotic [HMK 2005]
Proseguono le mie incursioni nell'affascinante mondo della musica strumentale fra rock, elettronica e ambient. Per quanto non l'abbia ancora approfondito a dovere, questo disco mi ha già stregato: la musica degli Hammock sfugge a classificazioni univoche, lasciandosi descrivere forse solo da un'etichetta come dream music. Gli elementi che si sommano in questi brani sono molteplici, e diversi tra un brano e l'altro. Vi sono composizioni puramente ambient in cui è quasi possibile udire echi "cosmici" ("miles to go before sleep", "glacial"), altre in cui fanno capolino basi elettroniche e strumenti classici ("overcast/sorrow"), ed altre ancora più avvicinabili al post-rock o allo shoegaze ("wish"). Unico comune denominatore, l'alone "da sogno" che avvolge e compenetra la musica, rendendo l'ascolto di questo "Kenotic" un'emozione quasi ultraterrena.
Voto: 7,6/10
Genere: dream rock - ambient
The Go! Team - Proof of Youth [Sub Pop 2007]
I Go! Team sono genio ed energia allo stato puro, un fantastico carosello di idee, suoni, ritmi; la classica boccata d'aria fresca, la new sensation, the wind of change, tutto quello che vi viene in mente.
Per i dettagli rimando alla recensione di qualche mese fa.
E visto che questa settimana mi sento buono, posto anche uno spettacolare video:
Voto: 8,3/10
Genere: indie pop
Penguin Cafe Orchestra - Music from the Penguin Cafe [EG 1976]
La musica della Penguin Cafe Orchestra decisamente non appartiene a questo mondo; forse al Paese delle Meraviglie, chissà. Non mi soffermo a descriverne gli elementi formali perché non saprei neanche cosa dire: progressive? Jazz? Avanguardia? Pop? No no no, tutto troppo riduttivo.
Ascoltare è l'unico consiglio che mi sento di dare.
Voto: 8,4/10
Genere: ?!?!?
Beth Orton - Daybreaker [Astralwerks 2002]
Adoro Beth Orton sia per la sua meravigliosa e seducente voce che per la sua musica, in cui si fondono una vocazione da songwriter purosangue e la predilezione per elementi elettronici e classici riconducibili al trip-hop.
Video: Concrete Sky.
Video: Concrete Sky.
Voto: 7/10
Genere: Rock
1 commento:
quoto sull'ascolto di penguin cafe, davvero un mondo che ti si apre davanti quando schiacci play.
Posta un commento