domenica 9 marzo 2008

Playlist settimanale (02.03 - 08.03)

E dopo una vergognosa latitanza ritorniamo alle sane abitudini! Oltre ai tre titoli di cui parliamo oggi ho diversi altri ascolti "in progress", che manco a dirlo finiranno - se tutto va bene - nelle prossime playliste.













Yob - The Illusion of Motion [Metal Blade 2004]

Era da qualche tempo ormai che non riascoltavo questo gioiello di doom metal; o meglio, possiamo parlare di post metal con forti richiami alla psichedelia, allo space rock e all'ipnotico riffing sabbathiano.
Questo Illusion of Motion consta di soli quattro pezzi, le cui durate vanno dai canonici 6'11'' di "Doom #2" agli inquietanti 26'10'' della title track.
Siamo quindi di fronte ad una proposta "metal" ben coraggiosa e non allineata.
L'atmosfera che si respira nella musica degli Yob è quella di un viaggio allucinato e allucinogeno, in cui troviamo la ripetizione ossessiva (e non tanto per dire) di una medesima struttura ("Exorcism of the Host"), episodi ai limiti del minimalismo in cui abbiamo una singola corda - o al massimo dei bicordi - che vibra nel nulla scandendo sinistri rintocchi. E ancora, ritmi iper rallentati in cui le chitarre più che suonare sembrano gemere e lamentarsi, mentre il suono avanza, lentamente, come un macigno - e l'illusione del movimento sta appunto in questo.
Altra componente fondamentale a definire l'originalissimo sound degli Yob è il cantato. Mike Scheidt alterna delle parti in growl filtratissime a parti pulite molto acute, stridule e cantilenanti, che fanno pensare ad un Ozzy Osbourne alieno e psicotico.
Un album semplicemente grandioso.

Voto: 9,0/10

Genere: doom metal, post metal













Black Mountain - In the Future [Jagjaguwar 2008]

Questo dei Black Mountain è come si suol dire un bel pout pourri di generi e influenze differenti, che grossomodo fanno capo alla psichedelia anni 70, ma anche al folk, al rock progressivo, allo stoner rock ispirato dai Black Sabbath, ai Led Zeppelin.
Insomma un sound molto molto eterogeneo, tra un pezzo e l'altro ma anche all'interno dei singoli pezzi (esemplari in questo senso i sedici minuti di "Bright Lights"), che tuttavia convince, evidentemente grazie ad un songwriting capace di esaltare le diverse influenze riuscendo allo stesso tempo a farle funzionare in maniera omogenea tra di loro.
Sicuramente questo "In The Future" è un disco che è possibile apprezzare appieno solo dopo diversi ascolti, in quanto ricchissimo di riferimenti e sfumature che percorrono trasversalmente una grossa parte della musica "rock".

Voto: 7,6/10

Genere: rock psichedelico













Olivia - The Cloudy Dreamer [Cutting Edge 2007]

Olivia Lufkin è, insieme alle altre di cui ho già parlato in passato sul blog, una delle mie artiste preferite del panorama jpop. Essenzialmente perchè ad una sensibilità fortemente dark ed introspettiva unisce una musica spesso aggressiva ma comunque piena di brillanti intuzioni pop, ed una voce dolce ed esile - che ben contrasta con il mood dei pezzi più duri, esaltando viceversa la carica emotiva delle ballate. Questo mini-album contiene dei pezzi alla luce di quanto detto splendidi: Stars Shining Out, Wish, Cloudy World.
Così come delle altrettanto riuscite ballate (If You Only Knew, A Little Pain).

Voto: 7,0/10

Genere: jpop, jrock

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