venerdì 11 aprile 2008

Cinema in pillole, #1

Visto che sono già tanto puntuale nel rispettare le scadenze settimanali e nel completare le cose lasciate incompiute, ho pensato fosse opportuno introdurre una nuova tipologia di post.
O forse no?
Vabbè, chissenefrega.
Visto che la locandina "visti di recente" là sotto so bene che non se la fila nessuno, cercherò di "fissare" le ultime visioni dedicando loro almeno qualche riga. Da non-esperto quale sono ovviamente vi saprò solo dare le mie impressioni e consigliare o meno la visione, non vi aspettate grandi elucubrazioni!


















I'm a Cyborg, but that's Ok
- di Park Chan-wook, Corea del Sud 2006
Genere: commedia
titolo originale: Ssaibogeujiman Gwaenchanha

Young-goon dopo un tentativo di suicidio (o un incidente?) finisce in un manicomio. E' convinta di essere un cyborg, parla coi distributori automatici e si nutre leccando le batterie. Qui incontrerà Park Il-sun, un ragazzo che pare avere uno strano "potere", ovvero la capacità di "rubare" una particolare qualità di una persona tramite un singolare processo di trasferimento.
I'm a Cyborg, but that's Ok è una commedia atipica, altamente visionaria e per certi versi coraggiosa (in fondo si parla di malati di mente) che pur apparendo a volte il classico "esercizio di stile" riesce a divertire e pure a commuovere.
Merita comunque, senza dubbio alcuno, una visione.

















A Time to Love - di Huo Jianqi, Cina 2005
Genere: drammatico, sentimentale
titolo originale: Qĺngrén jié

A Time to Love narra la storia di Hou Jia e Qu Ran, un ragazzo e una ragazza amici d'infanzia il cui legame col tempo diventa sempre più forte, fino a dar vita all'amore. I genitori delle rispettive famiglie però si oppongono fermamente al loro rapporto: la madre di Hou Jia, costretta su una sedia a rotelle, accusa il padre di Qu Ran di aver ingiustamente denunciato suo marito al partito, portandolo al suicidio. La vicenda risale a quando Hou Jia e Qu Ran erano bambini.
I due si trovano quindi a vivere una personale versione del dramma di Romeo e Giulietta, costretti a pagare le conseguenze del fardello dei genitori e a bruciare lentamente per una passione impossibile.
Si rivedranno dopo anni, ma potrà mai essere tutto come prima?
...
La storia potrebbe sembrare anche banale, ma Huo Jianqi, forte di una regia solida e di attori eccezionali (in particolare Zhao Wei-Qu Ran), confeziona un film toccante. La storia d'amore dei due protagonisti, pur rimanendo su toni umili, modesti, quasi rassegnati, acquisisce a tratti una grande forza drammatica che le permette di uscire dal piano della grigia quotidianità in cui è calata per colorarsi dei sentimenti più puri e ideali.
Ora non vorrei dover dire "si perde un po' nel finale", ma purtroppo mi tocca: nella parte finale tutta questa sublime intensità il regista cerca disperatamente di recuperarla, ma senza riuscirci del tutto. A ben pensarci potrebbe anche essere una scelta, ma comunque troppo poco chiara.
A Time to Love è comunque un film più che valido, in grado di raccontare una profonda storia d'amore senza risultare stucchevole e anzi regalando dei momenti davvero intensi.

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