Il mondo dei computer è bello finchè funziona tutto, ma le insidie sono sempre in agguato. Messo in chiaro una volta per tutte col mio pc chi è che comanda, torno quindi ad aggiornarvi sugli ascolti (perlomeno sui più importanti), cercando di recuperare il tempo perso.
Mazzy Star - So Tonight that I Might See [Capitol 1993]
Questo disco è un piccolo mondo a parte. La musica si muove tra il folk, il dream-pop, lo sheogaze alla My Bloody Valentine, venature blues, e consistenti echi psichedelici. La voce di Hope Sandoval è timida, sommessa, di una dolcezza dirompente. E forse, al di là del bellissimo singolo "Fade into You", di una splendida ballata come "Five String Serenade" o del languido blues di "Wasted", sono proprio i brani in cui la connotazione psichedelica si fa più evidente a dare la vera e più sincera dimensione della musica dei Mazzy Star (nominalmente una band, ma di fatto progetto della cantante Hope Sandoval e del chitarrista David Roback): "Mary of Silence", "Into Dust" e soprattutto la title-track, una lunga ed avvolgente litania da ascoltare di notte davanti al fuoco, magari in mezzo al deserto.
Voto: 8,5 /10
Genere: dream-pop, shoegaze
PJ Harvey - Stories frome the City, Stories from the Sea [Island 2000]
Primo avvicinamento per il sottoscritto alla torbida rockeuse inglese con questo disco che, a quanto ho letto, è anche il suo più genuinamente "rock". Che dire, mi ha decisamente entusiasmato; dai pezzi traspare una passione e una sensualità fuori dal comune, nonchè una buona ispirazione melodica.
Voto: 7,5/10
Genere: songwriter, rock
Dot Allison - We Are Science [Mantra 2002]
Dorothy Allison è una cantante di Edinburgo che negli ultimi anni ha fatto parecchio parlare di sè nel mondo dell'elettronica "alternativa". Questo We Are Science è il secondo disco da solista. La sua musica è stata definita "trip-pop", e direi che l'etichetta è piuttosto azzeccata: i pezzi sono piacevoli ed orecchiabili, la maggior parte costruiti su basi elettroniche semplici, in cui il "beat" è molto presente ("We're only science"), insieme ai synth e al basso. Altri sono più vicini a pezzi rock "classici" ("Strung Out"). La voce di Dorothy si inserisce in maniera delicata, a volte solo un po' più che un sussurro.
Voto: 7,9/10
Genere: indietronica
Miss Kittin - Batbox [Nobody's Bizzne 2008]
Miss Kittin è una nota ed apprezzata dj francese con una spiccata immagine da "bad girl".
Questo è l'ultimo disco, altri non ne ho sentiti. Per intenderci sulla carta non è troppo diversa da Dot Allison, mentre nella realtà il risultato è ben più "acido" e dance-oriented. Come quella proposta da Dot Allison però anche questa è elettronica di gran classe, danzereccia certo, ma in grado di rivelarsi assolutamente affine anche alle orecchie di un ascoltatore di rock.
Voto: 7,3/10
Genere: indietronica
Infected Mushroom - I'm the Supervisor [JVC Japan 2005]
E qui invece andiamo sul tunz vero e proprio. Gli Infected Mushroom sono un duo israeliano di Tel Aviv, molto rinomati per la loro fusione tra techno "dura" e ritmi e sonorità etniche in un genere definito "psytrance".
Non sono i Chemical Brothers, qui la cassa picchia e di brutto, roba da tirar giù i vetri. Eppure sono le tante e continue raffinatezze, i cambiamenti d'atmosfera o addirittura di genere, la varietà di suoni e di strumenti (ci sono anche parecchie chitarre, per intenderci), l'innegabile talento nel costruire al momento giusto sequenze melodiche entusiasmanti a rendere "I'm the Supervisor" tanto valido.
Probabilmente il rocker più puro avrà bisogno di svariati passaggi intermedi prima di riuscire a digerire un disco del genere.
Quanto a me, gimme some more!
Voto: 8,3/10
Genere: techno, psytrance
Ai Otsuka - Love Jam [Avex Trax 2005]
Questo è un altro disco che adoro della ragazzina terribile di Osaka. Si passa da brani letteralmente scatenati ("Superman", "Happy Days", "Pon Pon") a meraviglie pop-dance ("Moso Chop") a ballate da brivido (su tutte la meravigliosa "Daisuki Da Yo"). Insieme a "Love Cook" indiscutibilmente il migliore.
Voto: 8,0/10
Genere: J-pop
Descendents - Milo Goes to College [New Alliance Records 1982]
Il punk rock dei californiani Descendents ebbe il pregio di introdurre nella durezza dell'hardcore una marcata sensibilità melodica, anticipando gran parte del cosiddetto punk rock melodico di lì a venire.
A parte questo, Milo Goes to College è un gran bel disco.
Voto: 7,0/10
Genere: punk rock
Clock dva - Advantage [Wax Trax! 1983]
Non sono un grandissimo estimatore dell'industrial, almeno non per il momento. Ma questo disco lo adoro. Sarà che si distanzia dalle sonorità industriali più dure, saranno gli arrangiamenti di fiati, saranno gli incredibili groove tra batteria e basso, oppure sarà l'atmosfera genialmente cupa e decadente che avvolge l'intero album. Sarà il cantato minaccioso e marziale di Adi Newton, saranno quelle aperture melodiche che proprio non ti aspetteresti. Ma se Advantage non è un capolavoro ... anzi, che dico. E' un capolavoro.
Voto: 9,5/10
Genere: industrial, post-punk
The Dillinger Escape Plan - Ire Works [Wea/Relapse 2007]
Un solo ascolto probabilmente non basta, ma forse è sufficiente a capire l'entusiasmo che si è creato attorno all'ultimo disco dei Dillinger Escape Plan sulla stampa specializzata.
Alle tipiche sfuriate mathcore si affianca una dose sempre maggiore di sperimentalismo e di contaminazione, sconfinando a tratti nella fusion; dall'altra parte, ecco parti semi lineari, vocalmente fruibili, melodiche.
Un affascinante incontro fra ordine e caos.
Voto: 7,2/10
Genere: mathcore
2 commenti:
Carissimo, i Mazzy saranno ascoltati al più presto (scrivi in un modo che è impossibile non avere "la curiosità") pure i due israeliani, gli Infected Mushroom - sempre grazie alla tua recensione...invece per Dot permane il parere già detto, ma...dai, vedrò di ascoltare qualche altro pezzo chè non mi posso fermare alla prima impressione...ti giuro che son curiosa di sentire pure il tunz tunz con le chitarre e quant'altro!
allora a presto biondino e grazie!
gio
Ah sarà dura con gli Infected Mushroom ... comincia con Muse Breaks rmx. Anzi, te la mando.
Kisses.
Posta un commento