giovedì 1 gennaio 2009

Cinema in pillole, # 9

Inauguro il nuovo anno con un aggiornamento sugli ultimi film che ho visto. Buon 2009!


















Il Mare
di Hyun-seung Lee, Corea del Sud 2000
Genere: drammatico, romantico, fantascienza
Titolo originale: Siworae (lett. "time-transcending love")

"Il Mare" è il nome di una casa costruita su delle palafitte in riva all'oceano. Eun-joo, (la Jeon Ji-hyun già protagonista di My Sassy Girl) al momento di traslocare dalla casa, lascia un messaggio nella cassetta delle lettere chiedendo al futuro inquilino di inoltrare le lettere per lei al suo nuovo indirizzo. Nelle scene successive vediamo Sung-hyun sistemarsi nella casa. Quando apre la cassetta delle lettere e trova il messaggio di Eun-joo resta stupito: la lettera è datata 1999, due anni più avanti del presente, e lui è il primo inquilino de Il Mare.
La cassetta delle lettere sembra avere il potere di mettere in comunicazione due linee temporali separate: comincerà così lo strano rapporto fra Eun-joo e Sung-hyun.
Il Mare è un film che si pone da qualche parte fra la fantascienza e il romantico, e lo fa con grande delicatezza e senza inutili esagerazioni. L'eterno tema dell'amore impossibile qui vede gli amanti separati nientedimeno che dal flusso inarrestabile del tempo; eppure i sentimenti riescono a valicare anche quello che pare invalicabile. Nonostante soffra di qualche eccessiva complicatezza legata all'espediente dello sfasamento temporale, Il Mare è un film intelligente, profondo, toccante e interpretato da ottimi attori.

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My Mighty Princess
di Jae-young Kwak, Corea del Sud 2008
Genere: commedia, romantico, azione
Titolo originale: Mu-rim-yeo-dae-saeng

Il regista del fortunatissimo My Sassy Girl torna con una frizzante commedia che mescola gli elementi più disparati, dai triangoli amorosi alle arti marziali.
La bella So-hwi (Min-a Shin) è un giovane prodigio delle arti marziali, nelle quali il padre l'ha istruita severamente fin da bambina. Questa particolare scuola la rende in grado di compiere balzi disumani e di avere un corpo resistente come la roccia. Tuttavia questi poteri tanto straordinari fanno sì che i suoi coetanei abbiano paura di lei e la evitino; So-hwi decide così di abbandonare la arti marziali per cercare di avere una vita normale. Il padre, preoccupato per la perdita di un simile talento, si trova nel frattempo a dover fronteggiare il malvagio Heuk-bong, deciso a prendere il comando del mondo delle arti marziali uccidendone i più grandi spadaccini.
Sarà già chiaro a questo punto come My Mighty Princess tenti di fondere elementi e toni anche diversissimi fra loro, passando dal comico al drammatico, dalla commedia romantica al film d'arti marziali vero e proprio. Ognuna di queste parti in sè funziona, ed in particolare la seconda metà del film offre un ottimo intrattenimento con spettacolari acrobazie e improbabili colpi segreti al chiaro di luna. Inoltre la forza sovrumana di So-hwi ben si presta a frequenti e spassose gag.
Tuttavia il risultato è davvero un po' troppo caotico e disorganico, tanto che se qualcuno ci chiede che tipo di film abbiamo visto è abbastanza difficile dare una risposta. Troppa carne al fuoco quindi? Indubbiamente sarebbe stato meglio sviluppare meglio le parti importanti e tralasciarne del tutto altre che, per forza di cose, vengono introdotte e poi non più sviluppate.
My Mighty Princess è adatto ad una visione non troppo impegnativa, e in fin dei conti si guarda con piacere. Lode alla bella protagonista.

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Sex is Zero
di Je-gyun Yun, Corea del Sud 2002
Genere: commedia, romantico
Titolo originale: Saekjeuk shigong

Sex is Zero va fatto rientrare nel filone delle cosiddette "Sex Comedies", genere che qualcuno potrebbe conoscere per titoli come American Pie o meno noti precursori, ma che tuttavia in Corea ha proprio in questo titolo il suo primo esempio. E' da sottolineare che, a differenza dei titoli americani, Sex is Zero in Corea del Sud è stato un vero e proprio successo, con oltre quattro milioni di biglietti venduti; questo sicuramente grazie ad un approccio fortemente goliardico che però non dimentica di trasmettere un chiaro messaggio (sin dal titolo).
Sex is Zero è divisibile in due parti molto ben definite. La prima ci mostra una serie interminabile di gag ammiccanti, parziali nudità and so on, che ruotano attorno ad Eun-shik, rozzo e un po' sfigato studente universitario che si innamora della più bella studentessa della squadra di aerobica. Nonostante un paio di scene siano davvero un po' troppo "grosse", si ride e parecchio. La seconda parte cambia completamente registro, introducendo elementi drammatici e temi anche piuttosto forti - nella fattispecie si parla di aborto. Le due parti si controbilanciano, facendo sì che l'opera risulti essere qualcosa di più di una semplice e volgarotta (seppur divertente) commedia sex-oriented.
Nel complesso Sex is Zero merita senz'altro di essere visto.

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